Mi ha chiamato una delle zie di Som. Voleva sapere qualcosa della storia d’amore tra Som e il Feru. Mi ha trovato un po’ impreprata.. Ormai è dal 1990 che conosco Som, tantissimi anni. Abbiamo fatto amicizia durante uan gita scolastica e penso che una delle motivazioni sia stata proprio la mia vicinanza di casa con Feru… ghghghhgh
Poi evidentemente le cose sono decisamente cambiate e l’amicizia ha fatto tutto il resto ed ora la mia Som si sposa…
Di seguito riporto quello che ho spedito alla zia Gianna….
Uhm.. di cosa da dire su Som ce ne sarebbero una quantità illimitata, ma per quanto riguarda la coppia Som-Feru, nn è per me cosa facile, comunque di seguito potete trovare alcune chicche sulla loro storia d’amore…
Som ed Feru si sono conosciuti il 20 ottobre 1990 al Vanilla. Lei rimase folgorata da questo ragazzo altissimo (lei ha un debole per le altezze), con i capelli scuri, i jeans attillati e la giacca nera. Era la prima volta che andava a ballare al Vanilla, i suoi gliel’avevano permesso perché da poco aveva compiuto i 18 anni e quindi era “grande”. Lei stava bevendo un Oriente Rosso e vedendo Feru gli aveva offerto da bere, lui aveva rifiutato la bevuta ma aveva richiesto la ciliegina dal bicchiere di Som, che naturalmente nn facendoselo ripetere due volte, gliel’aveva data. Poi Feru le chiese d’accendere, Som nn fumava, ma aveva l’accendino, naturalmente nella scollatura dell’abito. Lui dopo averlo saputo, prese l’accendino, si accese la sigaretta e lo ripose, ringraziando, dove l’aveva preso…
La loro storia è stata decisamente complicata: si inseguivano (lei), si prendevano e si lasciavano di continuo. Spesso si lasciavano solo per ripicche. Si davano l’appuntamento da qualche parte, lui nn arrivava o si faceva negare al telefono, lei nn lo richiamava e lui neppure e si perdevano di vista. Poi si ritrovavano e si rimettevano insieme.
Som per stare con Feru saltava la scuola, si vedevano al mattino, partivano con la golf grigia di Feru e andavano in camporella…Anche se la prima volta l’hanno fatto in spiaggia alle 4 del mattino…
Poi si lasciavano ed io e lei passavamo le serate a pattugliare via Borzoli in attesa di un suo passaggio. La strada era divenuta un rito: Via Borxxxx, Chiesino di Borxxxx, ritorno, Via Chiaraxxxxx e nuovamente Via Borxxxx… tutta la sera, fin quando nn lo beccavamo. A quel punto tutto cambiava. Se era di buon umore riuscivamo a fermarlo e a chiacchierare, altre volte la cosa diventava tragica. Mi ricordo una sera, lei era furente, lui le aveva fatto qualcosa o forse ignorata: lei lo vede, lui era in moto, lei accelera e lo stringe, io mi metto le mani tra i capelli. Vedevo Feru sotto alle ruote dell’R5 del papà di Som, schiacciato tra la macchina e il muro. Ma lui ha capito che nn era buona aria ed ha frenato. Un’altra volta mi aveva lasciato a casa, il tempo di salire e di fumarmi l’ultima sul terrazzo. Mi metto a guardare di sotto per salutare Som. Feru arriva a piedi, lei lo vede, accende l’auto e si lancia a tutta birra contro di lui, anche questa volta il poveretto con balzo felino si è salvato.
Quando invece la serata andava male, ci ritrovavamo in Piazza De Ferrari a investire i piccioni sotto la fontana, era il modo che aveva Som per rilassarsi…
Penso che una delle uniche soddisfazione l’abbia avuta una sera tarda. Ci trovavamo in centro ma avevamo l’appuntamento con il Piccolo e Leo per ritirarli alla Stazione di Cornigliano e portarli a ballare con noi. Eravamo in via Gramsci quando Som vede Feru e Roby a piedi, aspettavano il bus della notte. Loro vedono noi e iniziano a correre per fermarci, lei osserva la scena dei due che corrono, sghignazza e scalando marcia e accelerando, li saluta augurandogli “Buon N2”.. hihiihi
La loro storia alla fin fine di bloccò Si persero di vista per molti anni. Poi si rimisero insieme nell’aprile del 1999, sui prati, tra i fumi alcolici di un buon bianco ed un racconto parigino di Som.
Successivamente si diedero nuovamente appuntamento all’inizio di Sestri. Som arrivò all’appuntamento alle 16:55. Attese fino alle 17, ma quando nn lo viede arrivare, pensò che le cose nn erano cambiate e se ne andò. Feru arrivò alle 17:01, l’attesa per un bel po’, poi depresso la chiamò, chiedendole spiegazioni… Le cose erano decisamente cambiate!.. Nessuno dei due aveva più voglia di prendere in giro l’altro…
Som si era trasferita da pochissimo nella casetta in Via Xxxxxxx e lui con lei.
Una delle giornate più belle l’hanno passata dando il bianco all’appartamento (a parte un grosso ragno piazzato sul divano che loro monitoravano con la paura di ritrovarselo nel letto, poi il ragno è scomparso, loro l’hanno cercato, ma solo dopo alcuni giorni l’hanno trovato vicino al bidoncino della rumenta… naturalmente nessuno dei due aveva il coraggio di ucciderlo o buttarlo fuori di casa), finalmente stavamo condividendo qualcosa di veramente loro.. erano davvero bellissimi ed innamoratissimi, ma la sorpresa più bella la ebbero alla sera. Stanchi, ma felici, si sdraiarono nel letto. Avevano imbiancato tutto, tranne i soffitti ed ecco al sorpresa. Sulla loro testa un cielo stellato, decine di stelline luminose li salutavano dall’alto. (la precedente inquilina aveva incollato stellina luminescenti al soffitto, che con il buio si accendevano, ma i due nn avendo colorato il soffitto nn se ne erano accorti).
Era la prima volta che convivevamo e lui le aveva vietato di fare il bagno con le candele accese. Feru riteneva che le candele avrebbero bruciato tutto l’ossigeno nel bagno e Som sarebbe morta… Feru è un po’ paranoico, quando Som da da mangiare a Blacky qualcosa che nn sia pollo, Feru controlla che il cane nn muoia soffocato per l’osso di qualche bovino cattivo e crudele… ghghhg
Ma nn sono state tutte rose e fiori, Som è molto testarda e sono state molte le sere, in cui quel povero disgraziato, si è trovato a dormire sul divano, perché la Signora di casa nn lo riteneva all’altezza di condividere il talamo…
Una mattina, lui era a letto nudo e lei al lavoro. Tutto ad un tratto dalla finestra fanno il loro ingresso le forze dell’ordine a mitra spianati. Feru si sveglia sconvolto, la polizia aveva avuto una soffiata ed era entrata nella loro casa, mentre la perquisa doveva essere fatta nell’appartamento accanto. Feru sconvolto ha chiamato Som che , come al solito, ha risolto il pasticcio.
Poi è stata a volta dei topi e pantegane varie. Purtroppo le cantine nn erano tenute molto bene e il rischio era sempre in agguato. Un giorno un topaccio ha fatto il suo ingresso in casa, dopo aver attraversato la cucina si è avvicinato alla sala. Som ed Feru hanno iniziato ad urlare ed Feru ha iniziato ad intimare al topo di tornare da dove era venuto. Il topo, nn certo per Feru, ha deciso di tornare indietro ed è uscito dalla porta finestra della cucina. Feru ha subito chiuso la finestrona ed ha iniziato a colpirla per spaventare il roditore, che naturalmente è rimasto vicino alla finestra osservando quello strano umano che saltellava dentro casa…
Gli abiti erano moltissimi e gli armadi pochissimi. Purtroppo la casa era piccolina e loro hanno cercato di sistemarsi come meglio potevano. Il problema era l’umidità. Som mi scrisse una mail il 16 febbraio 2001:
“Abbiamo risolto il problema dell’umidità in casa!!!!!
Yeah! Abbiamo:
– spostato l’armadio
– fatto seccare la muffa,
– svuotato, smontato e pulito armadio
– lavato il muro,
– fatto asciugare,
– passato la calce per disinfettare,
– fatto asciugare,
– passato l’antimuffa (magico prodotto in sprai trovato a Molassana)
– fatto asciugare
– Incollato (proprio con la colla) sulla parete dei pannelli di materiale
isolante (detto polistirolo)
– fatto asciugare
– rimesso l’armadio però più centrale in maniera che non tocchi la parete
esterna
– rimesso tutto nell’armadio.
Il tutto in 2 giorni (sabato e domenica)
Siamo tornati il lunedì al lavoro + stanchi ma felici.”
Morale della storia: alla fine della stagione buona parte dei maglioni, delle borse e dei giacconi dei due furono buttati nella rumenta…
Poi Feru e Som si trasferirono nella casa nuova, quella nella quale attualmente abitano. Tutto fu imballato a dovere, i quadri, i cartoni, gli abiti, ma nn il frigo… Quello nn solo nn fu svuotato, ma all’interno ci lasciarono delle uova. Lascio solo immaginare il continuo di questa terribile storia…
All’arrivo nella casa nuova, le cose da fare era tantissime, Som da vero “pollice verde” decise subito di mettersi al lavoro e far diventare la terrazza un vivaio, rubò ed acquistò piantine, pezzi di rami, ecc… Io ed Feru la prendevamo in giro per questo. Si era impuntata su un rametto di nn so bene cosa e pretendeva di farlo ingrandire. Feru lo chiamava Mister Rametto. Era solo e sperduto nel vaso. Attualmente Mister Rametto è l’orgoglio di Som e una vera meraviglia per chi lo guarda. Noi nn gli avevamo dato 100 lire, ehm 1 euro…
Poi venne la volta della casetta portatutto. Feru e 4 suoi amici ci lavorarono nn so quanto tempo, Som li osservava divertita. Alla fine, esausti la mostrarono a Som che la osservò con occhio clinico. Morale della storia, l’acqua entra da tutte le parti e dalle ultime notizie so che la porta è caduta distrutta: no comment…