Ed ora l’ultima situazione, con la mia cara amica implicata nella sua ennesima complicanza di vita sentimentale e nn.
Sposata da 5 anni con un marito carinissimo, ma pur sempre un uomo, con le sue scelte semplici e la sua vita di coppia complicata da una donna, che come tutte le donne, complica la propria esistenza e quella degli altri.
Iniziamo con il dire che questa ragazza ha sempre avuto problemi sanitari che l’hanno portata a sedute di analisi ed all’assunzione di farmaci. Lui è a conoscenza sia dei trascorsi di questa donna, sia delle necessità e difficoltà odierne. A tutto questo sommiamo anche la perdita del lavoro e il desiderio difficile da realizzare della nascita di un bimbo.
E’ sempre stata abituata ad avere una vita semplificata dalla presenza costante ed invadente dei suoi genitori che da una parte l’aiutavano in quello che riguardava l’aspetto economico, ma che nello stesso tempo invadevano la sua vita, agevolata da lei che preferiva che certe scelte venissero affrontate da loro e nn in prima persona.
Poi si è sposata, è andata a vivere in un posto, che nemmeno a dirlo, la famiglia nn concorda e la sua vita è cambiata.
Le scelte le doveva fare lei, la vita essendo di coppia prevedeva l’esistenza di un’altra persona alla quale pensare e nn solo a se stessi. Senza considerare che il marito per quanto bravo e caro, è sempre preoccupato per la situazione lavorativa, ma che spesso nn fa nulla per cambiarla per nn scontrarsi con i suoi familiari.
Ed ora che succede? Lei è scontenta, si perde nell’alcool per nn affrontare le sue scelte e si è riabbandonata nel virtuale.
Dei tre post scritti ultimamente, per me, questo è il più complesso, perchè da una parte vorrei aiutarla e dall’altra vorrei che lei imparasse dai suoi sbagli per capire in che direzione sia meglio procedere. Ma nn so che fare ed è per questo che scrivo sul mio blog. Cerco di riordinare le idee, anche perchè quando un’amica, anzi una cara amica ha bisogno, mi sento in dovere di sostenerla, di cercare di aiutarla a vedere le varie sfaccettature di una situazione che in certi casi sembra più grande di noi ma che poi è gestibilissima, naturalmnte con rinunce e patimenti.
Ma quanto siamo disposti a rinunciare? Anche se sappiamo cosa sia giusto fare… abbiamo poi voglia di farlo? Di attuare la risposta che ci frulla nella testa?
Io penso che ognuno di noi sia fautore del proprio futuro, ognuno di noi è libero di fare delle scelte. E sono proprio queste scelte che ci rendono migliori… o peggiori…
Migliori, poi.. peggiori, poi… ma agli occhi di chi? I nostri!!
Se poi vogliamo rampare fuori da questa situazione… E qui siamo dinanzi ad un’altra domanda: vogliamo venirne fuori oppure ci piace maggiormente crogiolarci in questa esistenza triste e sconsolata?? (e qui mi viene in mente l’ennesima storia della quale narrerò nei prox giorni)
Ma qui sto perdendo il senso del discorso e del post. Io penso che questa ragazza o giovane donna che dir si voglia, debba prendere in mano la sua vita. Scrivere su un foglio bianco quello che vuole e poi quello che ha e capire che forse, quello che ha nn è proprio quello che vuole, ma è quello per il quale si è impegnata per essere quello che è.
A questo punto spero proprio che un sorriso appaia su quel volto che ultimamente sto vedendo sempre più spesso imbronciato e giri il foglio per riniziare a scrivere di lei, della sua vita, della sua coppia e nn sognare sempre e comunque le cose.
Anche perchè come dice Sana -_- : ognuno di noi ha in fondo al proprio cuore un sogno irrealizzabile… e ci deve convivere per forza!
Pertanto prendiamo fiato e ripartiamo da dove abbiamo lasciato!!!
Mar 07
13 Marzo 2012 alle 14:51
è sempre difficile dire qualcosa quando in gioco ci sono celte e sentimenti,
in qalche tratto mi ritrovo, so che è dura, a volte ci vuole tanta pazienza e tanta forza interiore, non sempre basta, una cosa so adesso: bisogna essere in due!