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Evidentemente è un momento così. Navigo nella mia malinconia amorosa.
Ascolto spesso gli Stadio con le mie canzoni preferite. Tutte canzoni che narrano vicende amorose finite male, ma che alla fine nn lasciano l’amaro in bocca.
Ve ne propongo una:


VORREI


Vorrei,
come nei versi dei poeti
nel diario dei segreti
ma poi, cosa vorrei…


Vorrei ruffiano, chi lo dice
Io vorrei che tu fossi felice
Io no, nn penso a me…


Voglio, no nn voglio l’erba,
volevo solamente… niente
volevo averti ancora qui con me,
qui con me…


Vorrei che invece della strada
ci fosse la tua pelle
e a casa nn tornare più…


Così togliendomi le scarpe
Scenderti sul collo
E andare ancora giù…


Il rumore di un cristallo
Ho messo un piede sul tuo cuore
S’è rotto, è proprio quello che vorrei…
Che vorrei…
Vorrei trovarti qui, sopra il marciapiede e senza dignità
Che mi venissi incontro urlando senza fiato, lo sai che io nn vivo più


Perché in mezzo al mondo ci sei tu
E se son stanco c’entri tu
Ma finalmente tu sei qui
Nn dire niente, anzi di di si…


Cantavo a squarciagola il passo in corsivo, mi caricava un sacco, ma poi ricadevo.
Ho spesso usato le canzoni per caricarmi o scaricarmi nelle mie situazioni emotive. Penso che sia un classico in qualsiasi momento d’innamoramento.
A proposito mi ricordo un periodo di tipo: tristezza di gruppo.
Passavamo le serate a scorrazzare in macchina con Mia Sora, la Carlona e l’altra. Ci facevamo pere di canzoni terribilmente tristi e ci crogiolavamo in gruppo. Mia Sora aveva una cassetta che raccoglieva canzoni di Panceri, di Baglioni, passando per Vasco e nn tralasciando gli 883. Ragazzi che serate!.. ahahahhah































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