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Sempre nella via dei ricordi melanconici ve ne propongo un’altra, sempre degli Stadio:


C’E’


C’è… ancora il tuo profumo
Dentro al mio maglione
Se nn lo lavo, resta qua


C’è… che nn riesco a fare
Quello che ho da fare…
Lo annuso ancora e resto qua…


E poi che c’ho il raffreddore se nò
Sentirei…
anche le parole..


E che la macchina è rotta se nò
Correrei…
Dritto da te…


C’è… che basta il tuo profumo
A farmi intrappolare
Come scappare, io nn lo so…


C’è… che sono un uomo solo
E casco dentro al gioco
Come un bimbo e poi ci sto


Fortuna che ho il raffreddore se nò
Sentirei…
anche la tua voce…


E che la macchina è rotta se nò
Correrei..
E’ un gioco d’azzardo,
è solo un imbroglio quel che fai, Bellezza
Io mi riprendo il mio cuore
Ma tu cosa prendi,
tu nn ce l’hai un cuore
prendi quello degli altri
che ti diranno: sono qua, Dolcezza


C’è… c’è che ho il raffreddore,
la macchina è rotta
e quindi…
nn verrò…


Lo avevo conosciuto, me ne ero innamorata follemente. Era il mio sogno, la realizzazione di un sogno tanto sospirato. Aveva meravigliosi occhi blu e morbidissime mani. Lo amavo alla follia. Per lui avevo intrapreso viaggi che per le mie tasche erano faraoniche. Dapprima scortata da un mio caro amico, poi mi ero buttata in questa avventura. Macinavo quando potevo Km per vederlo. Lui mi diceva sempre che un giorno sarebbe dovuto venire dalla mie parti ed invece nn veniva mai.
Questa canzone la usai per farmene una ragione al ritorno dall’ennesimo sbattimento, solo che questa volta le cose andarono più avanti del dovuto. Lui era impegnato ed io nn davo mai sicurezza, avevo amicizie sparse e lui per me era troppo lontano, ma lo amavo, più di qualsiasi altro che mi scaldasse il cuore e il corpo.
La cosa più triste fu vedere cacciare dal finestrino dell’auto la cassetta degli Stadio che noi avevamo ascoltato quella sera in cui le cose ci sfuggirono di mano. Dioceva che gli faceva male ascoltarla, gli ricordava noi e la nostra follia. Per tutta risposta, al mio ritorno a casa, gli mandai il testo di quella sopra riportato.
Una stupida ma carichissima vendetta. Pensandoci ghigno ancora…

































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