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Viviamo in un mondo colmo di parole, ma gli altri ci capiscono davvero?



Nn ho parole, più ci penso più mi innervosisco. Ieri ho passato una giornata pesantissima ed ora mi ritrovo con l’herpes sulle labbra. Erano anni che nn ne soffrivo, meno male che oggi vado dal doc e mi farò scrivere le solite pastiglie.


Il problema nn è se le persone ci capiscono, ma se ci ascoltano. Ti guardano, fanno finta di ascoltarti ma in realtà pensano ai cazzi loro.


Nelle mattinata ho avuto una serie di scontri verbali con quelli della mia ditta, ma pensa te se io dall’infortunio devo essere stressata perché loro nn capiscono quello che dico. La verità è che come al solito nn riescono a vedere al di là del proprio naso, rispondono per partito preso o per presa di posizione. Esistono le magiche parole, compromesso e chiarimento, ma evidentemente nn sono propriamente di questo mondo.


Ed ora passiamo al pomeriggio. Sono andata per la visita di controllo del braccio. Passaggio alle casse per pagare il ticket (12,50 euro buttati) e poi in coda in ambulatorio. Raggiungendo la stanza incontro il doc che mi ha fatto l’eco la prima volta e mi rallegro pensando che arrivi lui… ed invece mi sbaglio.


E’ il mio turno, entro. La scrivania spoglia, tranne per un foglietto con gli appuntamenti. Ma scusatemi l’ignoranza, è una visita di controllo e la mia scheda dove è? Nn ha dati per valutare il miglioramento o il mio peggioramento. Nn ha assolutamente idea di quello di cui soffro… Ed io naturalmente nn mi sono portata dietro tutti i papiri.


Gli spiego sommariamente quello che ho e quello che sento, mi guarda con quella faccia da ebete.. Ed io mi chiedo: avrà capito?


Mi sdraio sul lettino ed inizia a visitarmi il braccio. Poi mi fa alzare e mi rivesto.


Dalla visita esce:




  1. le punture che ho fatto fino ad ora nn sono servite a nulla. Perché fare delle punture per fluidificare il sangue, come mi hanno sempre detto sia a Genova che il suo collega? (nonostante la cura delle 4 scatole previste, me ne ha fatto fare una 5° in attesa della visita) Lui nn ha mai sentito di situazioni di pericolo relative agli arti superiori…


  2. il mio doc di famiglia mi ha prescritto venerdì il solito Daflon per la vene, l’hanno sempre fatto tutti. Ma che se ne fa del Daflon? Nn serve a nulla… nn lo prenda…


  3. nn ci sono edemi (nn c’erano neppure prima).

Quindi:




  1. devo prendere gli antinfiammatori per il braccio, ma il nome nn me lo dice perché devo farmelo dare dal mio medico di famiglia (N.B. insieme alle iniezioni ho preso tutti i giorni gli antinfiammatori perché il braccio mi faceva un male boia)


  2. andare agli Ospedali Riuniti di Bergamo per farmi vedere da loro.


Morale:


questo imbecille mi ha fatto perdere tempo, soldi e al ritorno a casa, il braccio mi faceva un male boia perché me lo aveva tastato e rigirato… Povera me…







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