Oggi sto molto meglio e dopo le brutte sensazioni dei giorni passati, nn mi sembra vero.
Ho sistemato tutte le mie cosine in casa, in modo da potermi godere il fine settimana con BBino senza menate, a parte l’asse da stiro, ma quella la metterò in moto durante in GP.
Però è successa una cosa strana, davvero molto strana. E forse è questo il modo per affrontare le situazioni lavorative.
Di solito, quando sto a casa in malattia, e questa si protrae per più di due giorni, nel momento in cui inizio a sentirmi meglio, mi sento un po’ in colpa per il lavoro accumulato e nn fatto, per i miei colleghi che sono al lavoro e per me stessa, che in quel momento potrei essere sul posto di lavoro e nn a casa.
Da un certo punto di vista, anche se oggi mi sento bene, è anche da dire che si tratta del primo giorno in cui mi sento a posto, quindi è anche normale che abbia un minimo di convalescenza, però…
Comunque nn era questo il discorso che volevo intraprendere, anzi è l’esatto contrario. Nn mi sento affatto in colpa di essere a casa e di nn lavorare.
Nn mi sento in colpa nei confronti dei miei colleghi e dei miei capi. Andrò a lavorare quando i giorni del doc finiranno e inizierò con le mie cose.
Che sia questo il modo giusto per interpretare gli obblighi lavorativi? Probabilmente nn mi licenzieranno se sono rimasta a casa per gastroenterite.
E’ la prima volta che mi sento così tranquilla e nel giusto. Nn ho sensi di colpa e penso che probabilmente sia questo il modo di pensare e di agire.
In fin dei conti i ns capi o diretti superiori e i ns colleghi nn si fanno molti problemi a metterci in cattiva luce o a proporsi per posti migliori, e allora perchè io mi dovrei sentire in colpa se sto a casa in malattia?
Ho deciso una cosa e vediamo un po’ se portandola avanti sarò in grado di vivermi l’ambiente lavorativo un po’ meglio. Voglio andare a lavorare, stare a contatto con i miei capi e miei colleghi, ma senza allargarmi troppo. Sarò sempre la solita Mami tranquilla e socievole. Ma io mangerò nel mio piatto e tu nel tuo. Voglio cercare di creare un bel muro tra la mia vita lavorativa e la mia vita privata. Nn voglio colleghi che mi chiamino a casa o che mi invitino per aperitivi. Voglio un bel taglio netto tra le mie priorità.
Sarò in grado di mantenere questo mio impegno?
Ci voglio provare… Che la mia vita ne guadagni ancora di più in serenità?
Mar 04
5 Marzo 2005 alle 11:55
Io non posso assentarmi dal lavoro per malattia perchè se lo faccio ricevo ogni ora una chiamata del direttore del personale che mi chiede quando torno al lavoro e la cosa mi infastidisce molto. Approvo la tua decisione di dividere la vita lavorativa da quella privata, io l’ho divisa nettamente. Da parte mia l’augurio di uno splendido week-end e speriamo che non sia troppo freddo. Ciao
5 Marzo 2005 alle 14:36
Finalmente uno spiraglio di luce 🙂
Felicissimo che stia meglio… e scusami per il pacco dell’altra sera, ma non stavo molto bene: devo avre due costole incrinate.
Saluti Mami e BBino :-*
6 Marzo 2005 alle 15:43
se vuoi lo sai ke ci puoi riuscire..
Siamo stati molto + ” bastardi ” di adesso ;in passato…
Se non ti ricordi… kiama ke ti rinfresco la memoria…
Bye Mak
8 Marzo 2005 alle 01:52
BUON OTTO MARZO!!!
Un abbraccio :-*