diario, tatolina Aggiungi un commento

VENERDI’ 5 MAGGIO 2006

Dire che oggi sia stata una giornata movimentata, è poca cosa se paragonata alla realtà.
Mi sono alzata molto presto per poter arrivare ai Riuniti in tempo. Oggi dovevo fare l’OTGG, ovvero la curva di carico per il glucosio a 100 mg.
Nn ho preso l’auto con l’ansia di nn sentirmela di guidarla al ritorno, ma nn farò mai più un ragionamento del genere.
Nonostante il treno delle 8 sono arrivata all’ospedale alle 9..  C’era una marea di gente all’accettazione e così mi sono trovata ad avere una cinquantina di persone dinanzi a me. In oltre, cosa assolutamente assurda, nn sono riuscita a riempire entrambe le provette di… ehm… plin plin.. e così, per la seconda, ho dovuto fare una coda per accedere al Regno Plin Plin. Il doc aveva sbagliato, per l’ennesima volta la ricetta e quindi altri intoppi.
Alle 10 sono riuscita a fare il primo prelievo e dopo mi hanno somministrato il flacone di glucosio. Ho detto flacone perché si trattata esattamente di una bottiglietta di schifosissimo zucchero allungato con acqua. I successivi prelievi sono avvenuti a distanza di un’ora l’uno dall’altro. Quindi uno alle 11, l’altro alle 12 e l’ultimo alle 13. Le infermiere hanno fatto un lavoro della madonna e nonostante i doppi prelievi, avevo le braccine segnate da due miserissimi puntini per parte e nessun livido. In più mi hanno permesso di sdraiarmi su quelle poltrone che usano per coloro che nn si sentono bene durante i prelievi, così ne ho approfittato anche per una serie di piccole pennichelle che mi hanno abbreviato l’attesa.
All’uscita dall’ospedale, dopo il pagamento del ticket (questo era un esame che nn veniva passato dalla ASL), mi sono apprestata alla fermata dell’autobus e qui è successo di tutto. Dapprima ho chiesto spiegazioni per giungere alla stazione, Le indicazioni nn erano giustissime, pertanto, prima ho preso un bus, ma nn andava bene, poi sono scesa alla fermata successiva al capolinea e sono tornata indietro. Ho preso un secondo bus, ma dalla parte sbagliata, così dopo circa un’ora mi sono trovata dall’altra parte della città. L’autista, vedendomi in difficoltà mi ha dato le giuste spiegazioni e mi ha fatto scendere ad una fermata, per me inesistente, e prendere un terzo bus che mi avrebbe finalmente portato alla stazione. Erano le 15, erano 8 ore che mi aggiravo lontano da casa, con il pancino vuoto e la bimba che nn mi dava tregua. Mi siedo finalmente sul bus giusto e mi accorgo di aver lasciato la cartellina con tutta la mia documentazione della gravidanza sul precedente bus.. PANICO!! Mi veniva da piangere…
Giunta alla stazione, ho avvisato BBino dei miei spostamenti e mi sono recata all’ATB per farmi aiutare nel recupero dei documenti. La signorina è stata gentile, forse avrà visto la mia faccia depressa ed agitata. Accidenti!! Erano tutti documenti in originale ed era impossibile riuscire a recuperarne copia. L’impiegata mi ha assicurato che sicuramente l’avremmo ritrovata e che io nn avevo idea di quante cose recuperavano sia dagli autisti, che dagli addetti alle pulizie, per nn contare i passeggeri che, invece di consegnare all’autista le cose smarrite, le portano direttamente, in prima persona, nei loro uffici.
Abbiamo fatto un po’ di telefonate per poter contattare l’autista del bus sul quale ero salita, ma purtroppo il numero di matricola sul biglietto che avevo obliterato nn era quello effettivo (ricordate che il primo bus che avevo preso, nn era giusto!!!) e pertanto buco nell’acqua. La signorina mi ha dato il numero di telefono della segreteria ed ha voluto i miei recapiti. Se avesse saputo qualcosa in giornata mi avrebbe chiamato, altrimenti ci saremmo sentite direttamente domani, dopo le 11.
Depressa ho ripreso il mio cammino (a piedi, senza bus!!), durante la passeggiata verso la stazione, è passato un “2” (il bus incriminato), l’ho fermato chiedendo informazioni, ma nn era lui…
Arrivata in stazione ho scoperto che il prox treno lo avevo verso le 16, erano solo le 15:30 e così ho deciso di mettermi sulla pensilina per vedere se la fortuna aveva intenzione di sorridermi o meno.
Verso le 15:40, vedo in lontananza un “2” e appoggiato sul vetro, oltre alla faccetta dell’autista, vedo la mia cartellina verde!! Mi fiondo sul bus, l’autista che aveva sostituito quello precedente mi osserva con un sorriso e mi racconta che il collega gli aveva fatto una descrizione sommaria di questa sfigata panciona e gli aveva suggerito di mettere la cartellina davanti, in modo tale, che se avessi visto transitare il bus, avrei potuto riconoscerlo e di conseguenza, recuperare la cartellina. Mi veniva da piangere dalla gioia e dopo averlo ringraziato ancora, l’ho salutato e sono tornata in stazione felice.
Mi è venuto in mente quando a stazione Termini avevo scordato la mia borsa con tutti i documenti, i soldi, le carte di credito, le chiavi di casa, della moto, insomma la mia vita… e me ne ero accorta solamente una volta giunta in albergo… Anche quella volta la fortuna mi aveva sorriso e tornata al bar della stazione avevo ritrovato il tutto, perché il cameriere, aveva notato la mia borsa e l’aveva ritirata. Gioco troppo spesso con la fortuna, ma nn tutti gli esseri umani, sono bastardi ed approfittatori.
Nn tutto il mondo fa schifo…
Alla fin fine, alle 17, sono entrata in casa e mi sono accasciata sul divano, ho fatto colazione/pranzato/merenda in una botta sola  e poi mi sono addormentata accanto alla cartellina della tatolina. Spero solo che l’esame vada bene e che i miei valori siano nella norma.




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