Come vi avevo promesso, eccomi qui a riportare il diario dei giorni passati in ospedale per la nascita della Tatolina.
Per poter ricordare tutte le emozioni e le sensazioni che ho provato, sono tornata al buon vecchio diario, pertanto sono in grado di poter ricordare tutto quello che ho passato ed i miei stati d’animo.
30 GIUGNO 2006
h. 6:15
Se oggi si preannuncia come ieri sto’ fresca… Hanno già iniziaito a perseguitarmi…
Sono tornata ora dalla sala parto per il monitoraggio. Sofia aveva sonno. Effettivamente hanno iniziato il monitoraggio intorno alle 6:20 e a quell’ora la bimba sta ancora dormendo.
La situazione è decisamente lenta e incasinata ed anche io nn ci sto capendo più nulla.
Ieri intorno alle 18:30 mi hanno messo la fettuccina (protess)… anzi, chiariamo meglio le cose e iniziamo da principio. La possibilità di mettere le cose nero su bianco mi aiuta anche a rilassarmi un po’.
Ieri mattina, alle 7:20, con BBino siamo venuti in ospedale, solita accettazione e prelievi del cazzo. Mi assegnano la camera e mi vado a cambiare. Verso le 8:30 ho la visita con il ginecologo di turno. Questo guarda la mia scheda e tutti i referti compresi quelli dell’ematologo di giovedì e decide che:
1) il parto me lo induce domani invece che oggi;
2) probabilmente c’è un problema di gestosi;
3) il collo dell’utero è ancora chiuso.
Ma come? Ho la prenotazione da lunedì per il parto indotto, se avessi avuto la gestosi, sia l’ematologo che il gine se ne sarebbero accorti e poi… l’utero? Ma il gine mi aveva detto che ero già appianata del 50%… la cosa mi puzza!!
Comunque nn mi perdo d’animo e torno in stanza. Decisamente depressa, ma piena di buoni propositi. E poi… BBino è con me…
Intorno all’ora di pranzo, mentre il povero BBino mangia un pezzo di focaccia ed io il pranzo dell’ospedale, arriva un’ostetrica che mi informa che il mio gine ha telefonato (nonostante fosse in ferie) e che mi inducono il parto nel pomeriggio. Ma si tratta di una fuga di notizie, quindi niente di definitivo.
Intorno alle 15:00 arriva il mio gine, incazzato nero, mi convoca in sala visite e mi fa firmare tutti i fogli relativi all’induzione del parto. Mentre mi fa firmare, mi informa che il liquido amniotico è sceso di livello e che quindi c’è un motivo in più per anticipare il parto. Io gli faccio presente che nessuno mi aveva detto nulla e gli chiedo del collo dell’utero e della gestosi, lui ribadisce che il collo è aperto e che nn c’è nessuna gestosi.
Un po’ più rincuorata, torno in camera da BBino ed attendo l’induzione. Vengo informata che l’induzione inizierà alle 17:30 e con BBino attendiamo fiduciosi.
Vengo quindi portata in sala travaglio. Qui vengo affrontata da due ostetriche che iniziano a farmi domande, scocciate dal perchè e da percome mi devono indurre il parto. Sono stanca e stufa. A malavoglia mi inseriscono questa benedetta fettuccina, facendomi oltretutto un male boia (sembrava che durante l’applicazione qualcosa mi ferisse la carne) e senza darmi spiegazioni.
Inizia il monitoraggio e finalmente riesco a far entrare BBino.
Iniziano i primi dolori, discutiamo con BBino di quello che sta accedendo, lui mi fa qualche domanda, ma io nn so rispondere.
Alla fine del monitoraggio arriva un’infermiere gentilissimo, gli facciamo qualche domanda e finalmente iniziano ad arrivare le prime informazioni.
Torniamo in stanza, ma sono sottosopra. Ho i nervi a fior di pelle. Sto male e la ciliegina sulla torta la vengo a sapere dopo pochi minuti. I genitori di BBino stanno venendo su. Avevo tanta voglia di stare sola, tranquilla, a smaltire tutti quei brutti pensieri che mi avviliscono e che fanno sti qui? Vengono a trovarmi. Ma perchè? Sofia nn è nata!!! Nn possono lasciarmi stare? Ho una breve discussione con BBino, ma ormai sono per strada… Mi faccio coraggio, ma dentro di me vorrei urlare!
Ringraziando il cielo mi tranquillizzo un po’ prima del loro arrivo, ma per tutta la visita resto comunque un po’ agitata.
Finalmente i visitatori se ne vanno e dopo poco anche BBino.
Mi aspetta la notte… Verso le 22:00 i dolori si fanno pesanti e parlo con le infermiere. Queste, dopo un breve consulto, mi portano in sala travaglio per il monitoraggio. I dolori sono forti ma discontinui. Ho un forte mal di schiena e i dolori sono simili a quelli mestruali. L’ostetrica, alla fine del monitoraggio, mi visita e mi fa una puntura di Buscopan per il dolore alla schiena. Triste, dolorante e sconsolata, torno in camera. Ma durante la solita igiene personale, scopro che la fettuccina è uscita. Ritorno dalle infermiere e dopo poco arriva nuovamente l’ostetrica che mi inserisce nuovamente la fettuccina. Vedo le stelle e impreco contro il fato ubriaco e ottuso. Poi cerco di dormire. La notte passa agitata e calda. Mi sveglio ogni 10 minuti, alcuni bimbi piangono disperati. Il mal di schiena passa, ma con lui anche quel poco di contrazioni che avevo… nn mi passa davvero più…
h. 10:00
E’ passato il dottore ed io mi sono fatta coraggio con qualche domanda mirata, in modo da capirci qualcosa. Lui mi ha risposto che se entro le 24 ore dal posizionamento della fettuccina nn succede nulla:
1) se il collo dell’utero si è modificato, mi rompono il sacco e mi mettono sotto flebo di ossitocina per indurmi il travaglio;
2) se nn è cambiato nulla, valuteremo.
E la mia affermazione mentale è stata: valuteremo? Valuteremo un cazzo! Nn sono stata io a voler partorire prima (anche se la cosa nn mi dispiaceva), provare dolore per nulla è stupido! Fanculo anche al gine che mi ha messo in questa situazione improbabile.
Voglio lasciare l’ospedale, tornare a casa e aspettare che la natura faccia il suo corso. Nn si può pensare di farmi esaurire prima di avere la bambina.
Tra poco arriva BBino in ospedale, mi sento un po’ sola in questa stanza grande, senza compagnia.
Ho chiesto la differenza tra l’induzione al parto con il gel e con la fettuccina. Il gel si applica ogni 6 ore, con un max di 3 applicazioni, è più aggressivo, ma si rischia che dopo l’applicazione scenda miseramente. La fettuccina viene applicata una volta, dura 24 ore, ma inizia ad entrare in azione dopo 12 ore. Rilascia la sostanza più lentamente, ma in modo molto più costante. Diciamo che l’azione è più lenta, ma più efficace.
1 LUGLIO 2006
h. 8:57
Mentre stavo facendo il monitoraggio, mi è venuto in mente, pensando al post di oggi, il diario di Bridget Jones. Tutte le narrazioni dei giorni nel diario sono precedute da alcune informazioni, tipo: sigarette fumate n°, uomini incontrati n°, kg di peso, ecc..
Io potrei iniziare il mio post in questa maniera:
contrazioni: 0
temperatura ambiente esterno: 35°
movimenti Sofia: circa 40 (con singhiozzo nell’ultimo periodo di monitoraggio)
bidoncini richiesti: 1, sempre il solito
stato d’animo: depresso andante.
Solo questo riassumerebbe tutto quello che sto provando e tutto quello che mi sta succedendo. Dovrei aggiungerci anche: q.tà maroni rotti in %: 90%, pertanto nel prox post lo aggiungerò.
Mi hanno richiesto per l’ennesima volta il bidoncino per la gestosi ed io per l’ennesima volta gli ho ripetuto che nn l’avevo e che se nessuno mi diceva di riempirlo, come cavolo facevo io a saperlo?
Sto aspettando che qualcuno si degni di dirmi cosa mi aspetta oggi, ma penso che sia troppo presto. Devo aspettare il giro dei medici e poi vedremo.
Ieri, nel pome, è arrivata in corsia il mio gine, evidentemente avevo preso solo un paio di gg di ferie, perché aveva il camice e nn era in tenuta sportiva come l’altro giorno. Mi ha detto di avere pazienza (mi sento come Giobbe), mi ha chiesto alcune informazioni di carattere generale e poi mi ha dato le due prospettive successive alla rimozione della fettuccina:
1) somministrazione del gel per partenza contrazioni;
2) se il collo dell’utero resta in questa situazione: rottura del sacco e somministrazione per flebo della ossitocina per far partire le doglie.
L’ostetrica che assomiglia tanto alla mia Xa, ma ha detto che devo fare tutto da sola fino a 3 cm, poi ci penseranno loro.
Sofia nn mi sembra che abbia così tanta voglia di uscire e con oggi sono 3 gg che sono in ospedale, quasi inutilmente.
Tutti i gg intorno alle 13:00, io e BBino andiamo al nido a vedere i nuovi arrivati, ma la ns nn c’è.
Tutte le donne che sono state accettate con me hanno partorito, 3 con il cesareo e 1 con il gel.
E ieri, mentre ero in attesa per la rimozione della fettuccina, è arrivata una mamma del mio paese a partorire. Aveva il cesareo prenotato per il 12 luglio (giorno di nascita definito della Tatolina), ma nn c’è arrivata e ora, tra noi, è arrivato anche Andrea.
Mi sa che mi fermo dallo scrivere altre cose, perché sto diventando nn direi patetica, ma un po’ troppo negativa e questo nn è il momento per buttarmi giù.
ITALIA – UCRAINA 3 – 0
h. 10:06
q.tà maroni rotti (%): 200%
E’ passato il medico a fare il giro delle visite e la percentuale di maroni rotti si è moltiplicata.
Ora vogliono tenermi ferma oggi e partire nuovamente con l’induzione e la fettuccina domani.
Domani è il 2 luglio ed io dovrei partorire il 12 luglio: tra 10 gg. Ora la domanda è questa: perché cazzo devono indurmi il parto il 2 luglio, anticipando di 10 gg e facendomi patire con quella fettuccina? Per cosa?
Nn sto male!! Ho la gambetta sx un po’ gonfia, ma nn ci sono particolari problemi. Ora nn capisco questo accanimento!!! Mi piacerebbe parlare con il mio gine e chiarire questa cosa perché, continuando così, le palle mi girano vorticosamente!!!
2 LUGLIO 2006
Complimenti!! E meno male che il ginecologo le aveva ripetuto di partire con l’induzione alle 7, sono le 8:20 e nn mi hanno ancora indotto un bel cavolo! In compenso è dalle 6:30 che sono attaccata al monitoraggio per vedere se la Tatolina sta bene ed è attiva. La mia Sofia sta benissimo, solo che anche lei ne ha le palle piene di tutte queste tizie che continuano a svegliarla perché nn la sentono. Ma secondo voi, alle 6:30, la gente normale che fa? Va in discoteca?
Comunque, finalmente alle 8:30 arriva un doc, mi visita per l’ennesima volta e mi inserisce la fettuccina. Figataaaaa… vedi che avevo ragione? Lui nn l’ho nemmeno sentito… Vedi!! Avevo ragione! Quella troia dell’altro giorno l’ha fatto a posta a farmi male…
Ritorno in corsia. Le mie amiche del reparto, nn vedendomi arrivare, avevano pensato che le cose si fossero mosse, ma in realtà sono nuovamente da capo.
BBino è arrivato. Una note positiva in mezzo a tutto questo marasma.
Inizio ad avere un po’ di dolore, è diverso da quello dell’altro giorno, per nn parlare del mal di schiena. Intorno alle 11:00 chiamo l’ostetrica, mi porta in una saletta e mi visita: dilatata di circa 5 cm!! EVVAI!!! Il collo è strano, ma la dilatazione c’è. Chiama un’altra ostetrica per un consulto, anche lei mi visita e concorda con la collega. E’ il caso di togliere la fettuccina, ormai le contrazioni ci sono e la dilatazione pure… Si va in sala parto.
Io e BBino ci incamminiamo a piedi verso la zona del parto e il mio cuore è un po’ più sollevato, anche se inizia a subentrare la paura… ma per la mia piccola questo ed altro… e poi nn possiamo certo tirarci indietro ora…
Mi fanno mettere in sala parto, sdraiata sul lettino. L’ostetrica mi illustra un po’ di cose. Le contrazioni fanno male ma sono gestibili. BBino mi stringe forte forte la mano…
Passano le ore, le contrazioni iniziano a diminuire, il dolore pure e il morale.. beh.. lasciamo perdere. Mi visitano ancora: la dilatazione è sempre di 5 cm, ma si tratta di dilatazione esterna, quella interna è intorno a 2 cm. Ora sono decisamente depressa. Mi rimandano in corsia. Ho le lacrime agli occhi e sono molto stanca. Aggiorniamo tutto alle 19:30. Mi viene a trovare il gine, collega del mio, e mi dice che se le cose nn cambieranno nelle prox ore (ora sono le 16:30), mi rimanda a casa: il liquido è tornato nella norma, la bimba sta bene ed io pure, pertanto nn è necessario indurre nulla. Ora sono davvero incazzata nera! NN NE POSSO PIU’!!!
Alle 18:30 mi vengono a riprendere per il monitoraggio. La solita rottura, svegliano la Tatolina con un robo che emette uno strano suono. Naturalmente nn ci sono contrazioni. Io e BBino iniziano a discutere sui prossimi monitoraggi da fare ogni due giorni, dei modi per raggiungere l’ospedale e di chi mi dovrebbe accompagnare.
Sono circa le 19:30, arriva il doc di turno e vengo portata il sala visita. Il gine mi visita, controlla tutto e poi mi dice: “la dilatazione c’è, il collo è quasi appianato, rompo il sacco!”. Io lo osservo incredula, ormai ero convinta di lasciare l’ospedale il giorno dopo ed invece… Prende una specie di uncinetto bianco e rompe il sacco, nn sento nessun dolore, avverto solo il calore delle acque rotte che scivolano fuori di me. Il dottore mi guarda ed io mi rivolgo all’ostetrica accanto a me: “Ora, lo dite voi a mio marito!!”
Usciamo tutti e tre e l’ostetrica informa BBino della rottura delle acque, lui mi osserva con un’espressione di stupore sul volto, poi mi sorride. Ci riportano in sala travaglio, dopo poco iniziano i dolori e alle 21 le contrazioni si fanno sempre più forti. I dolori delle contrazioni sono sopportabili, è la schiena che mi duole tanto. Chiamo l’infermiera chiedendo se mi possono dare del Buscopan come avevano fatto due gg fa e l’infermiera mi osserva curiosa: “Signora, se le do il Buscopan, le blocco le contrazioni e siamo da capo.” I dolori aumentano, arriva l’ostetrica e mi visita, siamo a 6 cm di dilatazione. Mi portano in sala parto, la stessa della volta scorsa. Speriamo di essere più fortunate!!
I dolori aumentano, ma nn sono le contrazioni a crearmi i problemi: è la schiena. Nn riesco più a stare sdraita, nn riesco a stare seduta, stare in piedi mi uccide. Mi appoggio con tutti i miei 90 kg a BBino ed inizio a dondolare come fanno i pinguini. BBino mi aiuta con la respirazione. Sto male, malissimo direi. Nel momento in cui arrivano le contrazioni il dolore è indescrivibile. E quando finiscono le contrazioni, invece di avere quegli attimi per riposarmi e riprendere fiato, il dolore alla schiena è lancinante. Sento l’ostetrica che informa l’aiutante che nn mi possono fare l’epidurale per il problema della mutazione. Inizio a piangere, nn riesco più a sopportare il dolore, è quasi mezzanotte…
3 LUGLIO 2006
… Inizio a sbraitare contro l’ostetrica e le chiedo il cesareo, lei me lo nega. Continuo a piangere e a richiedere l’intervento del medico, voglio a tutti i costi il cesareo, il dolore è fortissimo. La dottoressa arriva, e nn solo una volta, ma io sono sotto dolori e nn la vedo entrare, la vedo solo uscire… tutte le volte. Sono disperata… Decido di giocarmi l’ultima carta: il cuore di BBino! Sono cosciente del male che gli farò. Già si sente inutile. Con voce lacrimevole gli chiedo di aiutarmi, di farmi fare il cesareo, di far smettere questo dolore che mi sta uccidendo. Ma lui, ferreo, con lo sguardo più triste del mondo, mi dice che nn si può e che ce la posso fare. Le forze iniziano ad abbandonarmi. Inizio a vomitare. L’ostetrica nn riesce neppure a visitarmi. Nn riesco a stare sdraiata. Alla fin fine mi mettono una flebo per nn farmi disidratare e dopo poco aggiungono anche l’ossitocina.
Nn ho più la forza per respirare, inizio ad emettere un suono dalle labbra, mi aiuta a respirare (me l’hanno insegnato al corso). Mi sento come se fossi drogata, piango inutilmente. Sono quasi le due. Cerchiamo una nuova posizione, BBino esce per un caffè, poverino è stremato. A me inizia a scappare nuovamente da andare in bagno, l’ostetrica mi dice che siamo a buon punto, ma io nn sento più nulla. Chiudo gli occhi e mi faccio guidare da loro, mi attaccano nuovamente il monitoraggio, la tatolina sta benissimo.
Il dolore alla schiena inizia a passare, è una sensazione meravigliosa. Le contrazioni si fanno forti, ma io inizio ad avvertire il desiderio di spingere. L’ostetrica mi rivisita e mi dice che la bimba si è abbassata e che ormai ci siamo, sono dilatata di quasi 10 cm. Mi fanno sedere su un pallone per aiutarmi a rilassare le anche, poi mi fanno attaccare ad una corda che pende dal soffitto. Mi dice di spingere attaccandomi alla corda: la gravità e la spinta dovrebbero aiutarmi. La prima spinta va benissimo, la seconda, presa dalla foga, tiro troppo e, siccome nn avevo ancora problemi, mi viene un crampo nel braccio della flebo… povera me…
Mi stacco dalla liana, ma ormai ci siamo, mi rimettono sul lettino, con le gambette in alto, su un robo per far forza, estraggono i maniglioni dal lettino e mi ci fanno attaccare. Iniziano le spinte esplulsive. Mi concentro sulle spinte. Sono senza inibizioni e spingo esattamente come se dovessi andare in bagno. E’ questo il modo giusto. L’ostetrica per aiutarmi a capire meglio, mi fa scendere dal lettino e mi porta in bagno per farmi provare le spinte giuste. Torniamo in sala parto e la voglia di spingere è grandissima. Continuo a spingere, tre spinte ogni arrivo di contrazione. E piano piano.. ecco!! BBino vede la testina fare capolino… ancora una spinta!! Il cordone ombelicale ha fatto un giretto intorno alla testolina della Tatolina, ma l’ostetrica, con un veloce ed agile movimento, la libera: BENVENUTA SOFIA!!!
BBino viene invitato a tagliare il cordone. Mi aveva detto che nn se la sentiva ed invece eccoli lì! Finalmente anche io la posso vedere. Me la appoggiano sul ventre, mentre la dottoressa inizia a controllare il taglietto fatto dall’ostetrica. E’ tutta rossa, ma nn esageratamente, la accarezzo un attimo, poi la riprendono ed insieme a suo papà escono dalla sala parto.
La dottoressa inizia a ricucirmi. Le anestesie fatte nn bastano, alla fine ho contato circa dieci iniezioni. Finiscono con i punti. In esterno sono cinque, in interno nn me lo dicono.
Sono esausta. Tatolina l’ho sentita uscire, ho avvertito la sua testolina che spingeva e il rumore di qualcosa che usciva da un luogo bagnato. Erano le 03:41.
Dopo un po’, mi misurano la pressione e mi finiscono di lavare. Inizio a rilassarmi. Arriva BBino con Sofia nella culletta trasparente. Il volto è molto segnato dalla fatica, mentre la Tatolina è rosa porcellino.
BBino mi chiede se la voglio prendere in braccio, ma sono esausta, le braccia sono stanche e temo di farla cadere. BBino la prende tra le braccia e inizia a cullarla. Vederlo con in braccio ns figlia è la cosa più meravigliosa del mondo. Sofia è ns. L’abbiamo fatta noi. Nn esiste al mondo niente e nessuno uguale a lei. E’ unica. Ed è la ns bimba.
Dicono che l’emozione più forte la si prova quando te la mettono sul ventre. Per me è stata vederla tra le braccia di suo papà. Avevo il cuore pieno di amore e di commozione.
Io mi sono emozionata di più alla prima ecografia e soprattutto quando, sempre durante un’ecografia, le ho visto per la prima volta il piede, perfetto e meraviglioso. Io sono mamma dal giorno che facendo l’esame in casa ho scoperto di aspettare la Tatolina e il fatto di averla partorita mi ha solo permesso di vederla. Ma le emozioni personali le avevo già iniziate a provare. Ma queste sono considerazioni personali.
Dopo poco me l’hanno attaccata al seno, la Tatolina ha iniziato a succhiare, mi ha fatto un po’ male, poi finalmente ci hanno riportato in corsia. BBino ha portato Sofia al nido, mentre io entravo in stanza. Ancora un bacio e poi: “Amore mio grande, torna a casa a riposarti e grazie di tutto, senza di te, nn avrei potuto sopportare tutto questo. Ti amo”.
Ed ora, per dovere di cronaca, spiego un po’ il perchè di tutto quel dolore.
Il dolore del parto e le contrazioni sono dolorose, ma nn così terribili, come quelle che ho provato io. Il mio problema è stato il mal di schiena.
La bimba, prima di uscire dalla mamma, effettua due rotazioni. Nella prima di gira, con la colonna vertebrale rivolta verso l’esterno, poi gira ancora per posizionare nel modo giusta la testa nel canale.
La Tatolina si è girata la prima volta al contrario, ovvero la sua colonna vertebrale era esattamente girata contro la mia, pertanto lo spazio tra le due era pochissimo e lei andava a spingere contro la mia schiena, esattamente dove ho la discopatia.
Questo è stato il problema enorme che mi ha indotto i dolori lancinanti. Infatti, dopo che la bimba è scesa, il dolore alla schiena è passato ed io ho potuto gestire meglio al fase espulsiva.
Sono stata semplicemente un po’ sfigata…
17 Luglio 2006 alle 16:19
Un emozione fortissima leggendo tutto d’un fiato la “vostra storia”, congratulazioni vivissime…Qualunque sia il prezzo del dolore per metterli al mondo…i bambini sono tutto…Ho ancora la pelle d’oca!
AUGURI VIVISSIMI
17 Luglio 2006 alle 19:50
oh mamma…e menomale c he l’avevo chiesto io il racconto…la dovrei smettere di fare tante domande!! Bhe comunque dai, e’ passata!!!
17 Luglio 2006 alle 22:56
Ora capisco perche nelle prime foto pareva avesse il broncio!!! Ma l’importante è che ora c’è ed è bellissimissima!!!!
🙂
17 Luglio 2006 alle 23:50
forse e’ il fatto che sia durato cosi tanto che mi ha un po’ fatto pensare…immagino che alla fine sei proprio allo stremo delle forze…
Spero la mia piccola faccia la brava…
18 Luglio 2006 alle 09:21
mamma che emozione ho le lacrime agli occhi!benvenuta ancora alla piccola e conbgratulazioni alla sua coraggiosa mamma!
18 Luglio 2006 alle 09:22
Auguri e benvenuta Sofia!!!
18 Luglio 2006 alle 17:51
…che emosssssssione grande!!!
19 Luglio 2006 alle 09:32
Cara Anna, è stato un vero e proprio “travaglio” (è vero che il significato di alcune parole si capisce appieno solo dopo aver vissuto l’evento?!) ma vedrai che nel tempo ricorderai con piacere anche quello ^_^
Congratulazioni Mamy!! (ora sì!!!!!!)
Sofia è bellissima (L)
Kiki
24 Luglio 2006 alle 15:25
Brrrrrrrr.. come ti capisco 😀
Girasole tu smettila di leggere sti racconti 😀