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I commenti precedenti lasciati dalle ragazze mi hanno fatto pensare un po’ alla mia vita prima del trasferimento in provincia di BG.
Genova è una città-cittadina. E’ molto simile a Bergamo, sotto molti punti di vista, anche se da queste parti ci sono decisamente più palanche.
Naturalmente nn si può paragonare ad altre metropoli come Milano o Roma, pertanto lo stile di vita è decisamente più lento e accessibile. Naturalmente c’è traffico, ma questo deriva principalmente dalla mancanza di strade, a parte la sopraelevata e due strade, una a mare e una a monte, nn c’è altro. Pertanto gli spostamenti si effettuano o su due ruote, o su treno/autobus e per i più “sfortunati” in auto.
Quello che mi manca è la confusione, ma nn la confusione da traffico esagerato o da bolgia centro commerciale, ma le luci delle vetrine, la gente ferma alle fermate del bus o in stazione. Lo scorrere, seduta sul treno, del panorama, delle luci, del mio mare…
Ora esco e cosa vedo? Una strada con una grandissima rotonda, buio, le luci di qualche villetta e di qualche lampione, un po’ di camioncini con lo scarico puzzolente. 4 minuti di auto e parcheggio deserto, un po’ di nebbiolina, mi stringo nel piumino, prendo la borsa e faccio la discesa per arrivare al nido. Entro ed il calore dei popini mi riscalda, il sorriso della mia Sofia, la vesto con piumino, cappellino e la prendo in braccio. Risalgo la strada, raggiungo la macchina nel parcheggio deserto, posiziono Tatolina nel seggiolino, prendo posto alla guida, 3 minuti e sono a casa. Parcheggio nel box ed è tutto finito.
Contatto umano: ZERO… e tanta.. tanta tristezza…
Forse sono solo un po’ stanca e delusa…

Ed anche se quasi sempre, come si legge nel mio blog, "… l’essenziale è invisibile agli occhi…" qualche volta ho bisogno del superfluo anche io…




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