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Set 05
Saggio pubblicato da Alessandro Barrico: "Alcuni mesi fa mi è nato un figlio. […]"
COSE CHE ACCADONO QUANDO SI CAMBIA UN PANNOLINO
1. Il pannolino può essere cambiato per tre ragioni:
a) perché lo dice la mamma;
b) perché lo dice la suocera;
c) perché il bimbo ha cagato.
Naturalmente il gesto perde, nei primi due casi, gran parte della sua drammaticità. Il vero, autentico, cambio di pannolino prevede la presenza della merda. Di solito accade così.
La mamma prende in braccio il bambino, lo annusa un po’ e dice, con voce gaia e piuttosto cretina: ‘E qui cosa abbiamo fatto, eh? Sento un certo odorino…cosa ha fatto l’angioletto?’.
Poi la mamma va di là e vomita. A questo punto si riconosce il padre di destra e il padre di sinistra.
Il padre di destra dice: ‘Che schifo!’ e chiama la tata. Il padre di sinistra prende il bambino e lo va a cambiare.
2. Il pannolino si cambia, rigorosamente, sul fasciatoio. Il fasciatoio è un mobile che quando lo vedi a casa tua, capisci che un sacco di cose sono finite per sempre, tra le quali la giovinezza. Comunque è studiato bene: ha dei cassettini vari e un piano su cui appoggiare il bambino.
Far star fermo il bambino su quel piano è come far stare una trota in bilico sul bordo del lavandino. E’ fondamentale non distrarsi mai.
Il neonato medio non è in grado quasi di girarsi sul fianco, ma è perfettamente in grado, appena ti volti, di buttarsi giù dal fasciatoio facendoti il gesto dell’ombrello: pare che si allenino nella placenta, in quei nove mesi che passano sott’acqua.
Dunque: tenere ben ferma la trota e sperare in bene.
3. Una volta spogliato il bambino, appare il pannolino contenente quello che Gadda chiamava "l’estruso". E’ il momento della verità. Si staccano due pezzi di scotch ai lati e il pannolino si apre. La zaffata è impressionante. E’ singolare cosa riesca a produrre un intestino tutto sommato vergine: cose del genere te le aspetteresti dall’intestino di Bukowski, non di tuo figlio. Ma tant’è: non c’è niente da fare. O meglio: si inventano tecniche di sopravvivenza.
Io, ad esempio, mi son convinto che tutto sommato la merda dei bambini profuma di yogurt. Fateci caso: se non guardate potrebbe anche sembrare che vostro figlio si sia seduto su una confezione famiglia di Yomo doppia panna.
Se guardate è più difficile. Ma senza guardare… Io con questo sistema sono riuscito ad ottenere ottimi risultati: adesso quando apro uno yogurt sento odor di merda.
4. Impugnare con la mano sinistra le caviglie del bambino e tirarlo su come una gallina. Con la destra aprire la confezione di salviettine profumate e prenderne una. Neanche il mago Silvan ci riuscirebbe: le salviettine vengono via solo a gruppi di ottanta. Scuotete allora il blocchetto fino a rimanere con tra le dita un numero inferiore a cinque salviette. A quel punto, di solito, la gallina-trota, stufa si stare appesa come un idiota, dà uno strattone: se non vi cade, riuscirà comunque a spargere un po’ di cacca in giro.
Tamponate ovunque con le salviettine profumate. Ritirate su il pollo e con gesto rapinoso pulite il sedere del bambino. Posate le salviettine usate nel pannolino e richiudetelo. A quel punto la vostra situazione è: nella mano sinistra un pollo-trota coi lineamenti di vostro figlio. Nella mano destra, una bomba chimica.
5. NON andate a buttare la bomba chimica: la trota scivolerebbe per terra. Quindi, posatela nei paraggi (la bomba, non la trota) registrando il curioso profumo di yogurt che si spande per l’aria.
Senza mollare la presa con la mano sinistra, usate la destra per detergere a fondo e poi passate all’olio. Ve ne versate alcune gocce sulla mano. Esse scivoleranno immediatamente giù verso il polso, valicheranno il confine dei polsini, e da li spariranno nell’underground dei vostri vestiti. La sera ne troverete traccia nei calzini. Completamente lubrificati, passate alla Pasta di Fissan, un singolare
prodotto nato da un amplesso tra la maionese Calvè e del gesso liquido, ne riempite il sedere del pollo e naturalmente ve ne distribuite variamente in giro per giacche, pantaloni, ecc. A quel punto avete praticamente finito. A quel punto il bambino fa pipì.
6. Il bambino non fa pipì a caso. La fa sul vostro maglione. Voi fate un istintivo salto indietro. Errore. La trota, finalmente libera, si butta giù dal fasciatoio. Ritirate su la trota e non raccontate mai alla mamma l’accaduto.
7. Prendere il pannolino nuovo. Capire qual è il lato davanti (di solito c’è una greca colorata che aiuta, facendovi sentire imbecilli). Inserire il pannolino tra le gambe del bambino e chiudere.
Il sistema è stato studiato bene: due specie di pezzi di scotch e il pannolino si chiude. Sì, ma quanto si chiude? Così è troppo stretto, così è troppo largo, così è troppo stretto, così è troppo largo. Si può arrivare anche ad una ventina di tentativi. E’ in quel momento che il bambino comincia ad intuire di avere un padre scemo: giustamente manifesta una certa delusione, cioè inizia a gridare come un martire. Da qui in poi si fa tutto in apnea e in un bagno di sudore.
8. Nonostante i decibel espressi dal bambino, mantenere la calma e provare a rivestire il bambino. E’ questo il momento dei poussoir. Quando Dio cacciò gli uomini dal paradiso terrestre disse: partorirete con dolore e dovrete chiudere le tutine dei vostri figli con i poussoir. Per chiudere un poussoir bisogna avere: grandissimo sangue freddo, mira eccezionale, culo della madonna. Il numero di poussoir presente in una tutina è sorprendente e, perfidamente, dispari.
9. Se nonostante tutto riuscite a rivestire il bambino, avete praticamente finito. Vi ricordate che avete dimenticato il borotalco: il culetto si arrosserà. Pensate ai bambini in Africa e concludete: si arrossirà, e che sarà mai. Quindi prendete il bambino e lo riconsegnate alla mamma.
Lei chiederà: ‘L’hai messo il borotalco?’. Voi direte: ‘Sì’. Con convinzione.
10. Ripercussioni fisiche e psichiche.
Fisicamente, cambiare un pannolino, brucia le stesse calorie di una partita di tennis. Psichicamente il padre post-pannolino tende a sentirsi spaventosamente buono e in pace con sé stesso. Per almeno tre ore è convinto di avere la nobiltà d’animo di Madre Teresa di Calcutta. Quando l’effetto svanisce, subentra un irresistibile desiderio di essere single, giovane, cretino e un po’ di destra.
Alcuni si spingono fino a consultare il settore ‘Decappottabili’ su Gente & Motori. Altri telefonano ad una ex-fidanzata e quando lei risponde mettono giù. Pochi dicono che devono andare a comprare le sigarette, escono e poi, tragicamente, ritornano. In casa li avvolge la sicurezza del focolare, il tepore dei sentimenti sicuri, e un singolare, acutissimo profumo di yogurt.
Alessandro Baricco
per Smemoranda 2001
Lug 30
Mia cara Girasole, come ti avevo promesso ecco le foto della Tatolina nella navetta della Peg
e nella sdraietta che abbiamo acquistato per nn tenerla in braccio. Con questo caldo moriamo sia noi che lei!!!
Come potrai notare, nella navetta c’è davvero tanto spazio, mentre nella sdraietta un po’ meno. Ma in entrambi i casi, direi che per 6 mesi, andrà benissimo la carrozzina per fare la nanna…
Lug 19
Ed ora una curiosità che nessuno ti dice e che, nel caso si verifichi, ti fa perdere 10 anni di vita.
(E’ successo anche a Som ed ha avuto la stessa reazione mia: di corsa, con la bimba in braccio, con il pannolino appena attaccato, con la culletta nell’altra mano, più veloci della luce, direzione nido )
E’ possibile che nei primi giorni di vita del bimbo, possiate trovare nel pannolino delle tracce rosse o rosa. Nn è sangue!!! E’ la cristallizzazione della prima pipì!!!
Altra indicazioni per le mamme delle bimbe:
è possibile che nella prima settimana di vita, la piccolina abbia delle perdite ematiche vaginali. Sono normali!! Nn è successo nulla di brutto, poi passano!
QUESTE SONO TUTTE INDICAZIONI CHE VI DO PERCHE’ IO CI SONO PASSATA, MA SE PREFERITE NN CORRERE RISCHI, CHIEDETE ALLE OSTETRICHE O AI PEDIATRI. MA NN SPAVENTATEVI!!! MAMME AVVISATE, MEZZE SALVATE!
Giu 22
Sono tornata dall’ospedale ora… che palle!! Ieri, dopo essere riuscita a sentire il gine, sono andata a Ponte per l’ultima lezione del corso e per la visita alla Sala Parto. Il gine mi aveva suggerito di farmi visitare già che ero lì, per tranquillizzarmi. L’ostetrica mi ha misurato immediatamente la pressione (80-115) e poi mi ha fatto in controllo dell’albumina. Vi era qualche traccia, pertanto mi ha consigliato di andare ai Riuniti per il controllo, così in caso di ricovero, sarei stata nella struttura che avevo scelto per il parto. Dopo la visita alla sala parto, siamo andati ai Riuniti. E qui è iniziata l’avventura. Saranno state le 19:30 quando siamo arrivati all’ospedale. Mi hanno ricontrollato l’albumina, questa volta nn c’era nessuna traccia, e la pressione (75-115) e mi hanno messo sotto monitoraggio. Sofia faceva la nanna così hanno cercato di svegliarla, ma proprio nn ne aveva voglia, mi hanno dato dello zucchero e poi mi hanno shakerato la pancia, Sofia si è svegliata e mi hanno ripreso la pressione (75-124). Poi la visita ed il controlllo… erano già le 21,30 e la puntata di "Una mamma per amica" era già iniziata… Visto il mio problema di coagulazione hanno ben pensato di farmi iul prelievo ed abbiamo dovuto attendere anche i risultati. Naturalmente nn c’era nulla di importante e alle 23:50 siamo riusciti a mettere i piedi in casa. Avevamo una fame pazzesca e soprattutto eravamo stanchissimi. Abbiamo mangiato qualcosa e poi di corsa a nanna. Il dottore che mi ha visitato, nn contento della menata del prelievo, ha scritto pure sul referto che la mattina successiva mi sarei dovuta rivolgere all’ematologo per una visita. Io conosco benissimo la mia situazione, so quando il dolore e il gonfiore posso essere riferiti alle mie flebiti o tromboflebiti, inoltre sono in cura con il clexane da dicembre, quindi nn avevo nessun fattore a rischio… ma nn c’è stato verso! Quando le persone nn sono esattamente competenti in materia ti mandano dal luminare. Così questa mattina ho chiamato il reparto di ematologia per narrare dell’avventura e la tipa mi ha consigliato di andare in ospedale per un controllo e chiudere così il ticket del P.S. Quando il prof mi ha visto ed ha sentito la mia narrazione dell’avvenuto nn si è nemmeno scomposto, nn mi ha neppure toccato la gamba, si è solo limitato a guardare sia quella gonfia che quella malata (imprigionata nella calza riposante) e mi ha detto di stare un po’ in riposo. Sono uscita alle 9:30 e sono tornata alle 12:40.. per cosa? Per niente!!!
La presenza di albumina nelle urine può indicare una disfunzione renale. Questa può provocare la gestosi, un disturbo tipico della gravidanza. La gestosi si manifesta con gonfiori, ritenzione idrica, aumento della pressione. Può far sì che il bambino nasca debole e piccolo. Il medico tiene sotto controllo la gestosi, prescrivendo una dieta e una cura particolari e molto riposo.
Giu 12
So di aver scritto un lunghissimo post, ma penso che indicazioni di questo genere siano, sia per le mamme che per i papà, di grande importanza!!!
Venerdì ho avuto un altro incontro per il Corso pre-parto. Questa volta abbiamo avuto l’incontro con la psicologa. Io credevo che ci avrebbe parlato delle conseguenze di avere un bimbo e di come avrebbe influito sulla ns vita di coppia ed invece la dottoressa ha accentrato tutto l’intervento sulla salute psichica durante i primi tempi della maternità e più precisamente sulla "Depressione Post Partum". Ne sentiamo tanto parlare, ma alla fin fine, ci bombardano con tantissime informazioni ed alcune volte, pure errate… Prima di tutto bisogna fare una bella differenziazione tra la Depressione Post Partum e la Psicosi Post Partum. Spesso i giornali e i media, in generale, mettono tutto in un calderone, ma l’utilizzo inappropriato di certi termini crea decisamente disagio. La "Psicosi" è quella che colpisce, in rarissimi casi, le mamme che fanno del male ai loro bimbi, fino a procurargli la morte. La "Depressione" è quel malessere che colpisce le mamme, ma senza portarle alla violenza. Pertanto sottolineo che un conto è pensare, quando si è stanche, amareggiate e depresse: "se nn la smette di piangere, lo lancio dalla finestra" (possibile sintomo di depressione), un altro conto è "prendere il bimbo e lanciarlo dalla finestra" (psicosi). Ed ora entriamo un po’ più nello specifico. La Depressione Post Partum, oltre a nn dover essere confusa con la Psicosi, nn deve essere neppure confusa con il Baby Blues. Nn guardatemi con quegli occhi… anche io ignoravo tutta questa casistica!!! Parliamo del Baby Blues o tristezza da parto: è uno stato depressivo temporaneo e senza nessuna conseguenza. Colpisce circa il 70-80% delle donne ed è legato a cambiamenti fisici: il livello di ormoni quali gli estrogeni e il progesterone cade drammaticamente nelle ore successive al parto, inoltre può essere presente una spossatezza dovuta al travaglio e al parto o alla necessità di riprendersi da un intervento in caso di taglio cesareo. Pertanto nn preoccupiamoci se ci sentiamo stanche. affaticate, piangiamo per niente e siamo irrascibili e nervose. Siamo semplicemente NORMALI!!! La Depressione Post Partum è cosa ben più seria e va affrontata con l’aiuto di uno specialista. Colpisce circa il 10% delle donne che hanno avuto da poco un bimbo e si manifesta fra l’8 e la 12 settimana dopo il parto e può colpire sia le mamme che i papà.
Osservazione: la depressione post partum può verificarsi indipendentemente dall’ordine di nascita del bimbo: nn è detto che una mamma che nn ne abbia sofferto in seguito alla nascita del primo figlio, nn possa soffrirne dopo la nascita di altri.
I possibili sintomi della depressione comprendono: – sentirsi esausta o iperattiva; – nn riuscire a dormire anche quando ce ne sarebbe la possibilità; – piangere in modo incontrollabile o scoppiare in lacrime; – sentirsi irritabile o ipersensibile ai rumori e al tatto; – pensare di continuo in modo negativo; – avere la sensazione irrealistica di essere inadeguata; – provare ansia e attacchi di panico; – difficoltà di concentrazione; – senso di confusione o colpa; – dimenticare facilmente le cose; – perdere interesse nel sesso o nelle altre cose che piacevano; – sentirsi esclusi o soli ma nello stesso tempo preferire ed evitare di stare con gli altri; – mangiare troppo o troppo poco; – sentirsi incapaci di affrontare le cose; – pensieri di fare del male a se stesse o al bambino; – bassa autostima; – incapacità di provare gioia; – avere pensieri ossessivi.
Osservazione: tutte noi abbiamo sofferto di uno o più sintomi dell’elenco precedente. Ma soffrire di depressione post partum significa soffrire di molti di questi sintomi, per un periodo superiore alle due settimane in maniera persistente. A tutti capitano le giornate no. Pertanto nn significa che siamo depresse, sono solo giornate no!
Ci sono cose che però possiamo fare per affrontare più serenamente la nascita del ns bimbo. Per le mamme: – durante la gravidanza un sacco di cose cambiano e i cambiamenti sono fonte di stress. Siatene consapevoli e parlatene; – programmate di avere un aiuto supplementare durante i primi uno-due mesi dopo il parto chiedendo al vs partner o a qualche familiare di restare a casa con voi; – parlate con partner dei cambiamenti della ns vita che pensate deriveranno dalla nascita di un figlio e dei cambiamenti che saranno necessari; – cercate di nn affrontare importanti cambiamenti di vita (traslocare, cambiare lavoro) nei primi mesi dopo aver avuto un bimbo o alla fine della gravidanza; – condividere le vs preoccupazioni con qualcuno di cui avete fiducia; – fare regolarmente dei check up sul vs stato di salute; – abbiate fiducia nelle vs capacità e ricordare a voi stesse che le cose diverranno più facili quando avrete fatto la mano al nuovo ruolo; – conservate un po’ di umorismo nell’affrontare quello che vi capita; – coinvolgete fin dall’inizio il vs partner nella cura del bimbo; – cercate di riposare o dormire quando il vs bimbo sta dormendo; – cercate di conoscere l’esistenza di gruppo auto-aiuto e dei servizi pediatrici disponibili nella vs zona ed in grado di aiutarvi in caso di problemi; – cercate di programmare e conservare un po’ di tempo da dedicare a voi stesse, per leggere le vs letture preferite, fare una doccia o guardare in TV il programma preferito; – cercate qualcuno di fiducia o una baby-sitter per avere un po’ di tempo per restare con il vs partner. Per il papà: – se necessario incoraggiare la partner a cercare un aiuto professionale e magari accompagnatela; – curate il vs benessere e la vs salute e cercate voi stessi un aiuto professionale se vi sentite depressi a vs volta; – date aiuto e rassicurazioni alla vs partner; – partecipate attivamente alla cura del vs bimbo; – cercate di capire le necessità della vs partner e modificate le vs aspettative nei suoi confronti; – accettate le ragionevoli offerte di aiuto da parte di altri; – programmate attività di coppia e fate insieme alla partner qualcosa di quello che vi piaceva prima di avere il bimbo; – sappiate che spesso le donne hanno una riduzione del desiderio sessuale dopo la nascita del bimbo. Mostrate affetto e intimità senza essere troppo pressanti nel richiedere attività sessuali.
Ma se tutto questo nn bastasse e per quelle coppie che abitano tra Bergamo e Milano: – Centro Psico Sociale di Romano di Lombardia (0363.99.03.68) – Ambulatorio Psico Sociale di Zogno (0345.52.011) – Centro per il Bambino e la Famiglia dell’ASL di Bergamo (035.26.23.00 – ctutelab@asl.bergamo.it) – Centro Idea – c/o Ospedali Riuniti di Bergamo (035.26.96.77) – Progetto Itaca -Bergamo (035.40.03.08 – progettoitacabg@tele2.it)
– Progetto Itaca – Milano (02.72.02.11.38 – progetto.itaca@libero.it – www.progettoitaca.it) – Fondazione Idea – Milano (02.65.41.26 – idearisponde@tin.it – www.fondazioneidea.it) – Centro Ricerca Diagnosi e Trattamento Ansia e Depressione Fatebenefratelli – Milano (02.63.63.27.88 – depressione@fbf.milano.it – www.fbf.milano.it/centro.depressione) – Servizio psicologico e psichiatrico per la depressione femminile – Clinica Macedonio Melloni – Milano (L’orario di apertura è dalle 9.00 alle 17.00 dal lunedì aò venerdì. Al momento le prenotazioni si possono fare allo 02.63.63.27.88 – telefono del Centro IDEA del Fatebenefratelli – in attesa dell’attivazione di una linea telefonica.
Mag 29
Vi avevo detto che avrei dovuto acquistare nuovi reggitettine, perchè nn riuscivo più a chiuderli ed invece… hihiihi… Lo sapete che sul mercato esistono delle prolunghine da agganciare ai gancetti del reggiseno? Li trovate in nero, bianco e carne. Sono una vera figata!! Si agganciano dietro e ti allargano il giro. Li trovate in merceria e costano una stupidaggine!! Unico suggerimento: quando lavate il reggiseno staccateli e lavateli a parte… magari potreste smarrirli nel filtro della lavatrice… E nel caso una sola prolunghina nn basti… beh.. potete attaccarne un’altra…
Mag 22
PER FAR ATTACCARE IL PICCOLO AL SENO PER LA POPPATA Uno dei problemi che potrebbero insorgere quando si inizia ad allattare è il nn far attaccare il bimbo bene al seno. Questo comporta problemi alla mamma e al bambino. Per far si che il bimbo si attacchi nel modo giusto bisogna agire su uno dei suoi 4 punti di "controllo". Il viso del neonato reagisce al tocco sul volto e a seconda del punto dove si tocca, lui si volta. Se si tocca sul mento: abbassa la testa, se si tocca sulla guancia dx: si volta a dx, se si tocca sulla guancia sx: si volta a sx, se si tocca il nasino: alza la testa. Per attaccare il bimbo nel modo giusto bisogna toccargli il naso con il capezzolo. Il cucciolo alza la testolina e si attacca!!
LA POPPATA DIURNA E QUELLA NOTTURNA E’ molto importante per un bimbo capire se la poppata che gli stiamo dando sta avvendendo di giorno o di notte. Il bimbo vede la luce, ma nn è ancora in grado di capire i giusti ritmi, pertanto è importante aiutarlo a comprendere. Poppata diurna: mettersi al chiaro, vicino alla finestra, magari con la Tv accesa o la radio in funzione. Parlare al cucciolo con tono dolce ma normale, Il bimbo deve capire che intorno a se tutto è sveglio ed in movimento. Se è possibile, dopo aver mangiato, portarlo in terrazza e fargli comprendere che è giorno. (noi che partoriamo in questi mesi siamo decisamente più fortunate! Le giornate sono chiare e calde e nn buie e tetre!) Poppata notturna: sedute in camera, rilassate, nel silenzio, unica lucina accesa quella di cortesia. Si deve parlare al cucciolo sussurrando, il bimbo deve capire che è notte e che è il momento del riposo e che quindi, una volta finito di mangiare, dovrà tornare a fare la nanna, come tutti i bimbi buoni!!
IL NIDO DEL CUCCIOLO Al fine di rendere ancora più l’idea di nido, di calore e di amore della mamma, usare sempre la stessa copertina per avvolgerlo. L’ideale è portare la copertina nel letto con se e al momento di avvolgere il bimbo, quest’ultimo si troverà nn solo tra le braccia della mamma, ma potrà continuare a sentire l’odore ed il tepore del suo corpo.
Mag 22
In questi ultimi giorni, abbiamo partecipato a vari corsi per mamma e papà. Sabato pomeriggio in uno privato, mentre sabato sera a quello organizzato dall’ospedale. Sto immaganizzando una serie di nozioni che ritengo interessanti, ma soprattutto mi sto rendendo conto di nn aver mai pensato a moltissime cose, per esempio: per decidermi ad andare in ospedale, a doglie iniziate, ogni quanto tempo mi devono venire le contrazioni al fine di mettermi in macchina? A questa domanda dell’ostetrica ho risposto: avendo le contrazioni ogni 10 minuti (come me la maggior parte delle mamme presenti ha risposto così, anche se qualcuna si è abbassata anche tra 5 e 10 minuti). RISPOSTA ESATTA: per una giusta partenza da casa, le contrazioni devono essere regolari, durare circa 1 minuto ed avvenire ogni 3 minuti…. Questa è solo una delle varie cosette che mi sono state dette e chiarite, ma di seguito voglio riportare alcune indicazioni e curiosità che ritengo possano interessare. Se me ne verranno in mente altre, le posterò.
VERIFICA DELL’EFFETTIVO INIZIO DEL TRAVAGLIO Se si pensa che il travaglio sia iniziato, ma nn si vuole fare il viaggio a vuoto (se nn sei effettivamente dilatata o sei decisamente lontana dalla fase espulsiva, ti rimandano a casa… ) puoi riempire la vasca da bagno di acqua calda, immergerti per circa 1 ora e rilassarti. Se quando esci dalla vasca le contrazioni ci sono ancora, anzi dovrebbero essere aumentate, sei in travaglio, se invece le contrazioni sono scomparse, era un falso allarme.
IL GIUSTO MODO DI RESPIRARE DURANTE IL TRAVAGLIO Quel modo di respirare idiota che ti fanno vedere alla Tv quando mostrano il parto è una stronzata!! Bisogna respirare lentamente, rimpire e svuotare lentamente i polmoni, rilassandosi e nn sembrando un mantice. Ma chi diamine le scrive e le dirige quelle scene???!!!
Mag 18
Sto provando una sensazione molto strana. E’ decisamente piacevole, ma allo stesso tempo particolare. Ieri sono stata moltissimo in giro, in mattinata sono andata a fare le solite commissioni, più un saltino all’INPS per chiedere un po’ di informazioni in relazione all’assegno che mi mandano in banca per la gravidanza (di cui poi racconterò un giorno in cui mi sentirò in vena di farmi un po’ di nervoso) e per il 730 e l’UNICO. Nel pomeriggio, con il baffo, siamo andati in giro a consegnare gli inviti per la riunione annuale della Contrada. Ieri era una giornata torrida e per la prima volta ho indossato uno di quegli abiti smanicati, enormi, di lino che ti lasciano girare l’aria ovunque!! Ieri sera ero decisamente stanca e le gambe, giustamente, erano gonfie. Ma arriviamo alla novità di oggi. Mi sono alzata, come al solito, alle 6:40 per la colazione, poi sono tornata a letto. La tatolina, dopo colazione, si è un po’ rigirata, ma direi che fosse in situazione letargo… hihiihi Doveva venire la ragazza per la pulizia annuale del terrazzo e dei vetri, ma a causa di una sindrome febbrile, nn ha potuto passare. Mi hanno chiamato intorno alle 8:30 e pertanto ho poltrito a letto. Sono le 13:52 e la tatolina nn si sente… Vi rendete conto!!! E’ la prima volta che Sofia a quest’ora fa la nanna!! Ed è la prima volta, da tantissimo tempo, che restando seduta sulla sedia dinanzi al PC, lei nn si lamenta. Nn mi ricordavo più cosa significava stare tranquillamente seduti, come si vuole, senza impedimenti… beh la pancia c’è sempre, quindi sono un po’ un inclinata all’indietro, ma avere l’ombelico nn martoriato… è una figata!! Me la sto prorpio godendo… hihihiihi Buon riposo a tutti!!!
Mar 23
Questo merita davvero di essere visitato!! Poi ci lamentiamo dei ragazzi indisciplinati…
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